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APP: the best pictures of Istanbul (and beyond ..) directly on your iphone or ipad! Wonderful!

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http://www.padplaces.com/stories-pages/Sulukule.html

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©Andrea Pistolesi

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©Andrea Pistolesi

Un’idea fantastica! Un regalo a tutti quelli che come me amano scoprire il nuovo,il diverso in giro per il mondo,il “dietro le quinte turistiche” di Istanbul e di molti,molti altri magici luoghi! Per chi apprezza la bellezza del viaggiare,a volte senza uscire di casa,a volte prima di partire. E anche per quelli che semplicemente apprezzano una bella fotografia d’autore. Una soluzione pratica,semplice,veloce e bellissima per godersi ovunque e magari condividere scoperte di nuovi posti,o ricordare posti già visitati con amici nelle straordinarie immagini di un rinomato fotografo di viaggi italiano, Andrea Pistolesi, attraverso la sua geniale applicazione per iphone e per ipad dove racconta (con le sue fotografie,e ci ha promesso in breve con racconti dei suoi viaggi! e viva!) il suo girovagare per il mondo.

l’indirizzo del sito di Padplaces : http://www.padplaces.com/Home.html

e il link per scaricarlo (è pure gratis!!): http://itunes.apple.com/app/padplaces/id398338187?mt=8

GIPSY FORBIDDEN NIGHTS IN ISTANBUL

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©Andrea Pistolesi

ISTANBUL MUSIC

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©Andrea Pistolesi

ISTANBUL GRAND BAZAAR

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©Andrea Pistolesi

Robert Langdon a Istanbul….

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Per gli amanti del genere…è uscito il nuovo libro di Dan Brown,”Inferno”. Il libro è apparsa sulle prime pagine di molti giornali turchi perche una parte del romanzo è ambientato a Istanbul.  La storia inizia a Firenze e poi si sposta a Siena. Più tardi, gli eventi misteriosi del romanzo portano i personaggi a Istanbul, dove la trama continua a svolgersi. Il protagonista del libro, Robert Langdon, fa una scoperta importante nel museo Basilica di Santa Sofia. Brownha raccontato essersi ispirato al poema epico “Inferno” di Dante, scritto nel 14 ° secolo.   Brown ha rilasciato il titolo del libro sul suo sito web il 15 gennaio 2013, dopo aver chiesto ai lettori di contribuire a rivelare un mosaico digitale utilizzando i messaggi di social media, e ha rivelato la copertina alla fine di febbraio del 2013. La copertina raffigura la famosa Basilica di Santa Maria del Fiore che si trova a Firenze, Italia. Ha pubblicato anche un anteprima di Inferno insieme a un ebook gratuito di Il Codice Da Vinci, il 17 marzo.L’ebook è stato distribuito ai lettori di tutto il mondo attraverso negozi di e-book online come Amazon e Barnes & Noble gratis fino a 24 marzo, 2013. Inferno è stato tradotto in francese, tedesco, spagnolo, catalano, italiano, portoghese, norvegese e danese per il rilascio simultaneo . Gli editori assunto un team di 11 traduttori che hanno lavorato al progetto presso la sede della Mondadori a Milano tra febbraio e aprile 2012. Essi sarebbero stati sequestrati in una cantina, e ha lavorato intensamente sotto stretta sicurezza e segretezza.

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Segreti di quartiere:Karaköy

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Una moschea sotto terra!

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La Yeralti Camii è uno dei piu grande inaspettati tesori di Karakoy.Una piccola moschea sotterranea nascosta tra i negozi di Kemankes Caddesi. Si crede che una torre sorgeva originariamente su questo luogo,dove era stata legata la catena che è stata appesa di fronte al Corno d’oro per chiuderlo ed evitare l’entrada degli intrusi (tratti di questa catena ancora si trovano nei musei navali e militari). Dopo che la torre è stata demolita dopo la conquista ottomana di Istanbul, il sito è stato utilizzato in passato come deposito di polvere da sparo. Poi un santuario è stato costruito all’interno del seminterrato. Dopo, nel 1640, un seyh (capo religioso) della setta Nakshibendi ha affermato di aver trovato i corpi di due uomini uccisi durante l’assedio arabo di Bisanzio nel 7 ° secolo. Nel 1757 il Gran Visir Kose Mustafa Pasa ha pagato per avere il santuario trasformato in moschea.

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Il fantastico mondo fatato di Sultanahmet! (e alcune delle poco fatate foto dell’Adry!)

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Questo lembo di terra,dalla meravigliosa vista sul Bosforo e il Mar di Marmara,è stato per molti secoli il centro religioso e politico della metropoli bizantina e ottomana. Un angolo di mondo testimone di rivalità tra gli imperatori, iconoclastia,intrighi di harem e massacri politici.

Oggi l’area in che viene fondata la città, l’antica acropoli, assomiglia a un grande museo a cielo aperto. Circondata da splendidi parchi, i meravigliosi edifici- primo fra tutti Santa Sofia,che insieme a San Pietro a Roma è la chiesa piu venerabile della cristianità-richiamando alla memoria la grande epoca durata secoli in cui Costantinopoli era capitale dell’impero romano. La sublime porta (sede del governo dell’impero ottomano) la residenza del sultano a Topkapi Sarayi,la suntuosa Sultan Ahmet camii e la grande Piazza At meydani-antico ippodromo – raccontano di altri 500 anni di glorioso dominio fino alla caduta dell’impero ottomano.

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Nel parco di Gulhane(parco del roseto),che anticamente era il giardino del palazzo, si susseguono edifici ottomani e bizantini, resti antichi e musei. Ed è anche un rifugio verde situato in un amena posizione sul Bosforo,un oasi nel mezzo della Istanbul frenetica.Si estende sotto il palazzo di topkapi sui pendii dell’antica collina dell’acropoli. è frequentato sopratutto il fine settimana da intere familie che si ritrovano qui per fare il picnic.

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Il quartiere di Sultanahmet ,cosi chiamato perche vi sorge la Sultan Ahmet camii, è l’antico quartiere dei palazzi imperiali. tra edifici ottomani e decorazioni moderne si incontrano ovunque resti antichi dell’epoca in cui regnavano i successori degli imperatori romani.

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la zona intorno all’ippodromo , teatro di grandi sfilate festive, nel XVI secolo era diventata l’area residenziale preferita  dai dignitari dell’impero.

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La Fontana di Ahmet III si trova dietro Hagia Sophia,davanti all’ingesso del primo cortile del Topkapi Sarayi.Una fontana in stile rococò turco fatta costruire del sultano nel 1728.Ornata di versi del poeta Seyit Vehbi che celebrano l’acqua della fontana paragonandola a quella del paradiso.

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L’imponente edificio di Santa Sofia si erge in mezzo a magnifici parchi,circondato dalla Sublime Porta (da dove era retto l’Impero Ottomano), dalla residenza del sultano – il Topkapi Sarayi –  dalla suntuosa Sultanahmet Camii e dalla grande piazza At Meydani, l’antico ippodromo.

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Il Palazzo Topkapi è l’antico centro del potere dell’Impero Ottomano. Qui risiedeva il sultano,qui c’era lo schieramento delle truppe d’elite dei temuti giannizzeri,qui vivevano anche le donne e i figli del sovrano all’interno dell’harem, un’ala residenziale chiusa.

Il “Serraglio” comprendeva in origine un’enorme area di circa 70 ha nel lembo di terra strategicamente importante davanti al Corno d’Oro.

Il nome di “palazzo della porta dei cannoni” il Sarayi deve alla collocazione di cannoni alla porta delle mura sul promontorio.

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E per finire…. a Sultanahmet NON DOVETE :

-fare la fila per i biglietti del Topkapi e di Santa Sofia.Comprateli on line e stampate prima di partire sul sito http://www.muze.gov.tr/museum_pass

– raccogliere le spazzole “accidentalmente” cadute dai lustrascarpe! trucco acchiappa turista!

-cambiare euro in lire turche. è il posto dove pagano di meno!

-comprare gli ombrelli di plastica a 5 tl. durano mezza giornata (questo vale per tutta Istanbul!)

-mangiare dove vedete piu turisti.invece si per i posti dove vedete piu turchi,come il Tarihi Sultanahmet Koftecisi o al Karadeniz Aile Pide & kebap Salonu.Vale la regola delle trattorie e dei camionisti!

-non fattevi intenerire dai gatti ai ristoranti.Non vi lasciano mangiare dopo e vi salteranno in braccio!

– non cadere nella simpatica chiacchera dai ragazzi davanti ai ristoranti! e sopratutto non vi fermate a rispondere.(idem al grand bazaar!).non ve la cavate piu e rischiate di farvi convincere!( a meno che,per carità! il posto vi inspiri! o il ragazzo merita! 😉 )

– e come dice Giuseppe,preparatevi per una esperienza assai “poco fatata” della Moschea Blu! troppa folla…poca magia!

fonte:Dumont

il suono di Istanbul….

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I suoni di Istanbul sono tantissimi:quelli dei venditori che chiamano i clienti raccontando meraviglie delle lore merce,la sirena dei battelli,il canto dei gabbiani,i clacson delle migliaia di macchine…ma il vero suono,quello che colpisce,che richiama all’ordine,quello che incanta,che scandisce la giornata,stupisce,a volte disorienta,è il suono piu potente,piu magico,quello che ti porta via…o che ti ricorda dove sei. Un canto,una preghiera, così viscerale,che pervade tutto. si insinua anche dove non la si vuole, racchiude tutto, ti imprigiona. è il richiamo dei Muezzin.  

L’adhān, o Azan arabo: أَذَان‎, è la chiamata islamica alla preghiera, di norma fatta dal muezzin.

Muezzin (in lingua araba “Mu‘adhdhin”, مؤذن, e in turco “müezzin”) è, nella liturgia islamica, l’incaricato di salmodiare cinque volte al giorno (composto di notte e dì) dal minareto il richiamo (adhān) che serve a ricordare l’obbligo di effettuare validamente la preghiera islamica della Salāt.

La formula dell’adhān è nel sunnismo:

  1. Allāhu Akbar (Iddio è Sommo) (4 volte, 2 per il Malikismo)
  2. Ašhadu an lā ilāh illā Allāh (Attesto che non v’è dio se non Iddio) (2 volte)
  3. Ašhadu anna Muhammadan Rasul Allāh (Attesto che Muhammad è l’Inviato di Dio) (2 volte)
  4. Hayya ˁalā al-salāt (Orsù alla preghiera) (2 volte)
  5. Hayya ˁalā l-falāh (Orsù alla salvezza) (2 volte)
  6. Allāhu Akbar (Iddio è Sommo) (2 volte)
  7. Lā ilāh illā Allāh (Non v’è dio se non Iddio) (1 volta).

Gli orari delle preghiere cambiano secondo la posizione del sole, cio’ vuol dire che cambiano di qualche minuto ogni giorno a causa del movimento della nostra terra attorno al sole. Esistono cinque preghiere nell’Islam che si devono essere recitate ogni giorno in ben definiti archi di tempo; all’alba, a mezzogiorno, a meta’ pomeriggio, al tramonto e quando cade la notte, scandendo così il ritmo dell’intera giornata. 

  1. La prima preghiera e’ quella dell’alba (salatu-l-fagr in arabo). Il suo tempo inizia alla prima alba e termina poco prima del sorgere del sole.
  2. La seconda preghiera e’ quella del mezzogiorno (salatu-l-zuhr). Il suo tempo inizia dal momento in cui il sole incomincia la sua declinazione dallo zenit verso occidente e termina nel momento in cui l’ombra gettata da un corpo e’ lunga il doppio dell’altezza del corpo che la proietta.
  3. La terza preghiera e’ quella del pomeriggio (salatu-l-assr). Il suo tempo inizia quando termina il tempo di salat-l-zuhr e termina poco prima del tramonto del sole.
  4. La quarta preghiera e’ quella del tramonto (salatu-l-maghrib). Il sup tempo inizia quando il sole e’ calato sotto l’orizzonte e ha termine quando tutta la luce solare e’ scomparsa dal cielo.
  5. La quinta preghiera e’ quella del calare del sole (salayu-l-iscia). Il suo tempo inizia al calare delle tenebre e finisce alla meta’ della notte.

Ogni adorazione e’ valida se eseguita nel suo tempo giusto, e’ preferibile eseguire la preghiera nella parte iniziale del tempo. Ma se uno salta una preghiera per motivi non dipendenti da lui/lei, allora tale preghiera puo’ essere recuperata pregando nel fuori orario.

L’adhān sintetizza gli insegnamenti dell’Islam, sui quali l’intera struttura teologica di questa fede si basa, e che possono essere sommariamente riassunti così:

  1. credo dell’unicità di Dio;
  2. Dio è l’unico creatore e signore dell’universo e nessuno può condividere questa sua sovranità;
  3. Maometto è il suo profeta e l’unico interprete della sua volontà;
  4. nell’Islam non conta l’aspetto materiale della realtà ma il suo significato spirituale, cosicché la salvezza può essere ottenuta con la purificazione dell’anima. La purificazione può essere raggiunta solo con l’osservanza rigorosa e consapevole dei precetti di Dio, Allah: la preghiera è il più importante di questi precetti;
  5. la maggiore aspirazione di ogni musulmano è mirare a una vita di eterna felicità.

Lo scopo principale dell’adhān è, pertanto, quello di rendere comprensibile a ognuno la missione dell’Islam e fare comprendere a ogni credente e non credente la sostanza della fede islamica e i suoi scopi spirituali.

In Turchia, dopo l’instaurazione, nel 1923, della repubblica e a seguito delle riforme volute da Ataturk, si pose il problema della lingua da usare per l’adhān, ossia se continuare a usare l’arabo, liturgicamente più corretto, o il turco per renderne più comprensibile il significato ai fedeli non arabofoni.

Un comitato formato da esperti religiosi, accademici e di linguisti, appositamente organizzato nel 1932, deliberò la legittimità canonica dell’uso della lingua nazionale in materia liturgica, imponendo, così, l’uso del turco per l’adhān.

Questa nuova pratica liturgica durò fino al 16 luglio 1950 quando il governo Menderes abrogò il bando dell’adhān in turco e istituì l’arabo come lingua liturgica.

l’architetto Sinan….e la mia cami preferita…..

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Mimar Sinan (l’architetto Sinan) è conosciuto in Occidente come il “Michelangelo Ottomano”. Egli vide realizzati gran parte dei suoi innumerevoli progetti nel corso della seconda metà del XVI secolo, in quello che potrebbe essere definito come il secolo d’oro dell’Impero Ottomano. Contemporaneo di Michelangelo e Palladio, membro della corte imperiale dal 1536, fu nominato architetto capo dell’impero nel 1539 dal sultano Solimano il Magnifico e conserverà la carica anche sotto i due successori Selim II e Murad III. A Sinan sono attribuiti più di 300 edifici: moschee (spesso con il relativo complesso di edifici annessi), palazzi, bagni pubblici (hamam), caravanserragli, mausolei, a cui vanno aggiunte altre opere di pubbliche utilità come ponti ed acquedotti. Nella foto la Moschea di Solimano ad Istanbul (in turco Süleymaniye Camii).

(Turchia Ufficio Cultura e Informazioni)